raduzione M° Shuhei Matsuyama e Michele Gambolò
Saluto tutti, sono molto contento di rivedervi e ringrazio tutti per l’invito a essere con voi oggi. Ringrazio anche il Maestro Shirai, perché questo incontro nasce dal legame, suo e mio, con il Maestro Kase che sempre ricordo. Lo scorso ottobre [2018 N.d.R.] è mancata all’età di 91 anni la signora Chieko, moglie del Maestro Kase. Lei era una bravissima persona e ogni volta prima di venire da voi in Italia passavo a salutarla.
Questa volta parliamo di praticare e approfondire la pratica. Per ricondurmi a quanto detto la volta precedente, si tratta di praticare l’insegnamento del Maestro.
L’arte marziale fonda il suo comportamento e i suoi principi nei pensieri del Buddhismo, del Confucianesimo, dello Shintoismo e di altre filosofie dell’area orientale. Mi auguro che queste mie riflessioni di oggi possano aiutarvi nell’approfondimento della vostra pratica.
Ritorniamo al motto scelto dalla vostra Federazione per identificare la pratica: karate no shugyo wa issho de aru e al dojo kun. A completamento di questi riferimenti c’è anche il principio importantissimo di shin-gi-tai.
Il karate-do della FIKTA è basato sulla ricerca della formazione della persona e voi siete persone che hanno scelto la pratica di questa via per arrivare all’obiettivo. Essendo dei praticanti bisogna ogni volta riflettere sul significato di questi principi.
PALESTRA KARATE MASATOSHI NAKAYAMA
— presso A.S.D Masatoshi Nakayama